Siate il capobranco del vostro cane. Ma anche no.

Siate il capobranco del vostro cane. Ma anche no.

Una delle balle più colossali che viene spesso spacciata da alcuni educatori e pseudo esperti è che, soprattutto quando si ha a che fare con le razze più “lupine”, sia fondamentale imporsi come capobranco, per ottenere il rispetto del proprio cane.

Non è così. Per diverse, ottime, ragioni.

1) Il concetto di capobranco risalente alla metà dello scorso secolo non esiste più, nemmeno nel lupo; nella letteratura recente si parla più correttamente di “leader”. E quella del leader è considerata, inoltre, una figura dinamica: un branco potrebbe avere diversi leader in diverse situazioni, scegliendo l’individuo più adatto per far fronte alla singola situazione. Il lupo che guida la caccia, per esempio, potrebbe non essere lo stesso che accede alla riproduzione.

2) Il leader di un branco non si impone quasi mai con la forza, e le dinamiche del gruppo raramente vengono regolate attraverso la violenza (anche quella rituale). In natura non esistono veterinari, e anche una leggera ferita è rischiosa. Il leader viene scelto in quanto punto di riferimento.

3) Anche considerando il vecchio concetto di capobranco, il vostro cane non è un lupo. È un cane. E soprattutto, voi non siete un lupo, e nemmeno un cane. Parliamo lingue diverse. A noi mancano buona parte degli strumenti che i nostri cani usano per comunicare, e a loro mancano parte dei nostri. Un cane non vede (e nemmeno lo cerca) in noi un capobranco. Se avete la fortuna di vivere con un piccolo branco, come accade in un allevamento, questa cosa è molto chiara: l’umano è sicuramente un punto di riferimento, ma all’interno del branco vi sono poi i leader veri e propri, che regolano con molta precisione la vita del gruppo.

4) In libertà, i branchi si formano attraverso procedimenti naturali, e spesso gli individui sono tutti imparentati tra loro. I gruppo sociali che formiamo con i nostri cani, siano essi uomo-cane o cane-cane, sono gruppi artificiali, e come tali non potrebbero nemmeno essere considerati dei veri “branchi”.

Quindi non cercate di essere il capobranco dei vostri cani. Siate il loro punto di riferimento.

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